Esiste una buona ricetta per fare formazione continua? Io ho la mia e con questo articolo voglio condividerla.
E’ sempre una bella soddisfazione raggiungere dei traguardi formativi o dei risultati scolastici. Le certificazioni come questa sono solo un piccolo sigillo di un percorso di crescita professionale. Il vero valore aggiunto non è tanto il certificato, quanto la competenza acquisita e le nuove opportunità. Dobbiamo essere sempre disposti a cercare una nuova materia da approfondire, farci incuriosire e infine rapire. Lo ritengo il vero segreto per intraprendere una formazione continua.
Ciò che ho appreso sulla FORMAZIONE CONTINUA
Ho conseguito questa certificazione per la prima volta nel 2019. Quest’anno è stata rinnovata dopo aver dimostrato continuità nell’applicazione professionale dei principi del Project Management, aver perseguito obiettivi formativi e di aggiornamento.
Dai colleghi più giovani e con meno anni di lavoro alle spalle, mi viene fatta spesso la domanda di come abbia potuto perseguire alcuni dei traguardi formativi, nel campo del Project Management, della progettazione di infrastrutture e se ho un metodo. La risposta breve che mi sovviene sempre è che mi è stato insegnato a pianificare la mia formazione, anche fuori dall’università. Non ci sono grandi trucchi. Succedeva in passato lavorando in contesti organizzativi piuttosto articolati, succede ancor di più oggi quando devo essere io stesso a definire, anno dopo anno, i miei obiettivi.
4 step essenziali per definire un percorso di formazione e miglioramento continuo
Come in ogni cosa, meglio avere una linea guida da seguire. Per poterlo fare in maniera efficace, e aggiungerei, efficiente, io adotto questi 4 passaggi fondamentali:
1 – Definisco i miei obiettivi di crescita
2 – Ricerco le fonti di formazione
3 – Programmo a breve e a medio termine il percorso
4 – Applico quanto ho imparato, ripasso e cerco di approfondire
1 - Definiamo i nostri obiettivi di crescita
Vi confido che, mentre alla fine di ogni anno sono solito fare il bilancio familiare, aziendale ed economico in genere, il periodo in cui sono molto più concentrato sulla crescita personale, sullo studio delle future opportunità di crescita è quello delle vacanze estive. Non chiedetemi il perchè, magari capita anche a voi. Forse è un retaggio dai tempi della scuola e dell’università? Probabile. Quello estivo rimane comunque il periodo in cui riesco a definire dei veri obiettivi formativi e verso cosa concentrare le mie energie dei mesi avvenire.
2 - RICERCHIAMO LE FONTI DI FORMAZIONE
Una volta individuato il bisogno di approfondimento o formazione, mi ritrovo nel 90% dei casi a cercare un libro sull’argomento. Ho scoperto negli anni che un libro riesce a concedermi molta più libertà di rielaborazione e immaginazione sull’argomento rispetto, per esempio, a dover affrontare un corso strutturato tutto d’un fiato.
Con un libro il primo approccio non è obbligato. Non devo seguire delle scadenze ravvicinate. Non devo seguire un programma serrato. Un buon corso di formazione full immersion, può sicuramente dare una solida padronanza degli argomenti trattati, ma il mio suggerimento è quello di scegliere un buon libro sull’argomento come primo approccio ad una nuova materia. Tenete sempre presente il livello di approfondimento. Acquistare un libro di livello troppo avanzato, infatti, potrebbe scoraggiarci. Partiamo da qualcosa che possa fare al caso nostro.
Solo dopo la prima infarinatura e se la materia ci ha rapiti, potremo passare a un corso di formazione, in presenza o online. Cercando in inglese, inoltre, le opportunità si aprono a pioggia. Sempre bene leggere con attenzione le recensioni e se possibile chiedere anche al proprio network un’opinione e se ha avuto esperienze simili.
3 - Programmiamo a breve e a medio termine il percorso
Programmazione. C’è poco da dire. Che stiate affrontando il primo approccio leggendo un libro o che stiate seguendo un corso di formazione online on-demand, è fondamentale darsi un obiettivo temporale di completamento del percorso. Se il corso prevede un esame finale, inserite obbligatoriamente anche quella data sul calendario. Se vi chiede di scegliere una data, ancora meglio, fate le vostre previsione e definite quando vorrete affrontare l’esame. Non dobbiamo correre il rischio di perderci per strada e non terminare il percorso per colpa dei soliti impegni “inderogabili” di lavoro.
Ricordiamoci che prima di tutto lo facciamo per la nostra crescita personale.
4 - Ripassiamo, applichiamo e approfondiamo
Terminato un corso di formazione o letto l’ultimo libro è fondamentale non perdere contatto con la materia, ma iniziare fin da subito ad applicarla. In realtà la cosa migliore sarebbe cercare di applicare i concetti fin dalle prime fasi, cercare di riportarli alla mente e fare i primi test.
A mio parere questo rimane lo step più complesso. Ci vuole una discreta dose di energia e forza di volontà per applicare una nuova tecnica o un nuovo modo di agire. Subentrano purtroppo la paura di sbagliare, alle volte potrebbero nascere alcune frizioni interne o esterne al gruppo di lavoro, per il nuovo metodo, per il nuovo modo di agire. Queste dinamiche potrebbero farvi rallentare. Non fatevi scoraggiare. Cercare di applicare, un passo alla volta ciò che ritenete giusto e di aver appreso dal percorso di formazione vi farà svoltare e darà modo anche ai vostri collaboratori di dare il loro contributo per costruire magari un metodo condiviso. Inoltre, solamente provando ad applicare ciò che abbiamo imparato riusciremo a individuare le aree della materia che necessitano di essere approfondite e migliorate. In questo modo saremo pronti per il prossimo percorso di studio e quindi riprendere dallo Step 1.
il vero miglioramento continuo
In conclusione, prendiamoci tutto il tempo necessario per capire cosa ci interessa, quale tecnica approfondire, quale materia. Entriamo a passi lenti nel nuovo argomento e cerchiamo di capire se ci affascina. Se perdiamo la testa, bene, è fatta. Apprenderla non sarà un problema.
– FINE –